missione artistica
MISSIONE ARTISTICA
La risata è il più alto slancio che si può avere verso lo Spirito.
La risata, irrefrenabile e viscerale, è uno schietto apprezzamento alla bellezza del momento.
Con l’arte non possiamo giungere alla verità, intesa come perfezione, Dio, illuminazione… ma possiamo avvicinarci ad essa tramite il fulgore della bellezza.
Di quella bellezza che va ben oltre i canoni comuni.
Noi crediamo che un profondo e puro avvicinamento alla bellezza sia il solvente per ogni tipo di male.
Ridendo ci spogliamo di ciò che ci affligge ed esaltiamo quel che ci brilla dentro.
Ridere è positivo ed efficace come uno sternuto; rapido e liberatorio.
Che ridere fa buon sangue è vero, perché lo ossigena.
Ridere è un aiuto, temporaneo – ed in alcuni casi è l’inizio di soluzioni.
La stessa parola “spirito” indica sia la Spiritualità del sacro, che la Spiritosità dello spirito umoristico.
Una persona spiritosa è da considerarsi al pari di una persona spirituale, per noi.
Perché anziché curarsi molto di statue e scritture, lo spiritoso va a stimolare in maniera viva, diretta e coinvolgente, lo spirito, quindi l’anima di chi gli è vicino.
Perché Missione Artistica?
In Africa i missionari vanno a portare quel di cui c’è bisogno.
In India i missionari vanno a supplire dove la società, altrimenti non riesce.
Noi vogliamo portare lo spirito dove ce n’è bisogno, perché… “non di solo pane vive l’uomo”.
Poi, se non dovessimo riuscire a rallegrarvi, ho sentito dire che uno studio sul cervello ha dimostrato che la risata, lo starnuto e lo sbadiglio, interessano la stessa area del cervello che l’orgasmo.
Se guardandoci vi doveste trovare a sbadigliare di noia, sarebbe fantastico se lo pensaste come un nostro tentativo timido di darvi piacere…
Ma vediamo da dove è partita questa compagnia.
CONCEPIMENTO
La compagnia minima “Gli INVERS” nasce da una colazione in un momento che, per tanti, sarebbe stato ritenuto più che mai inadeguato. Ma del resto si sa che la perfezione è sempre in agguato e spesso si manifesta quando meno ce lo si aspetta.
E’ andata così:
Sascia e Jorik si erano trovati quella volta, in provincia di Grosseto.
In quell’estate si erano incontrati più volte, in vari raduni di artisti ed eventi. L’affiatamento era iniziato.
In quell’occasione però, Jorik era da quelle parti seguendo, forse presa da crisi mistica, un gruppo di ricercatori di medicina alternativa.
Durante una settimana di corso intensivo, al limite della sopportazione umana, tra chiacchere e proverbi curativi, la raggiunge Sascia.
Essendo arrivato l’ intervallo tra stagione estiva e quella invernale, decidono di prendersela comoda, e come due bravi cittadini, scelgono di intraprendere un tour di visite di città, sfruttando la versatilità dei loro camper e la comune direzione che li voleva entrambi verso nord.
Dopo una giusta puntata alle terme di Petriolo, continuano verso Siena.
Sulla strada Sascia prende Lo Spavento Della Sua Vita, diventando fuxia in viso, accorgendosi d’un tratto di essere in viaggio da molto senza il tappo dell’acqua del radiatore.
Al che, arrivati a Siena in serata del 21 settembre, si va a passeggio fino a sostare nella grande piazza del Palio, a chiacchiere per oltre 3 ore, cercando nel frattempo di capire il complicato funzionamento del sovrastante orologio.
Salutiamo in quella piazza l’arrivo del giorno 22, ignari ancora del suo significato.
La sera passa tra risate e bisbocce varie, si fanno le ore piccole.
Si svegliano come solo i festaioli sanno, ringraziando la vita per il buon tempo, ma con l’ombra di una crisi esistenziale, che fa confessare a Jorik che è da anni che vorrebbe far parte di una compagnia:
– il troppo tempo come artista singola,
– la necessità di progetti più ampi,
– la collaborazione con Francesca Mari, terminata prematuramente a causa di un contratto a Londra…
Sascia, buttandola lì, sgranocchiando biscotti, dice che anche lui vorrebbe compagnia…
Jorik, tra le briciole sul tavolo, memore delle tante volte che tra artisti “si dice così”, cerca di non illudersi, MA stavolta SBAGLIAVA.
Per la legge che 1+1=1…
…ormai era partito qualche cosa… e loro, continuavano ad essere ignari di ciò almeno fino a Gennaio 2015, in realtà covavano in incubazione…..
“Gli INVERS” = Sascia + Jorik
Perchè fino a Gennaio? è forse il tempo che gli ci volle a riprendersi da quella serata a Siena?
Forse sì.
Ed inoltre, sempre più affiatati hanno iniziato a pubblicizzare i propri spettacoli nella stessa mail per organizzatori. E’ lì si sono accorti che era effettivamente successo.
Credere nei propri progetti è, tante volte, come credere nell’astrologia, dice Jorik:
” …tante volte ho curato progetti, anche notti intere, messo in piedi network, fatto il possibile per accordare gli artisti, prenotare teatri, prove, costumisti… e non c’è stata effettiva persistenza nel tempo. Ma una cosa, quando deve arrivare arriva. “
Che tu lo voglia oppure no, quando è il momento le situazioni girano da sole.
E per questo, per tributare onori “al Fato“, alla “Dea Fortuna“, alla disciplina Astrologica, al “Dio Della Vita“, alla Grandezza del Caso (che non è mai veramente casuale), che abbiamo deciso, come rappresentazione artistica, di affiggere qui la mappa del cielo, di quella fortunata colazione che trascorse così vaga, ma fondamentale.
PRODUZIONE
Siamo artisti indipendenti,
è a carico delle nostre personali tasche ogni spesa di:
- costumi
- carburanti
- mezzi meccanici e manutenzioni
- oggetti di giocoleria ed equilibrismo e relative manutenzioni
- costi di formazione e corsi di ogni genere
- consulti registici e drammaturgici
- spese mediche
- ricerche olistiche
- messe in sicurezza
- manutenzioni
- spese burocratiche
- spostamenti
- ricerche di materiali
- pubblicità
- video
- grafica pubblicitaria
- make up…
provvediamo personalmente a:
ricerche specifiche sui materiali ed effetti.
Ci autoproduciamo o “andiamo a caccia” personalmente per i nostri costumi,
sempre in autonomia per le ricerche e la messa in opera del trucco e della grafica pubblicitaria
Continui studi sulla ricerca per la presenza scenica, effetti pirici e pirotecnici ed equilibri.
Stiamo effettuando una particolare ricerca ARTISTICO-MEDICA
(non sappiamo se abbia precedenti) Per fondere lo spettacolo con le terapie olistiche in maniera diretta, indiretta e subliminale.
I costi di formazione olistica sono elevatissimi per le nostre finanze, ma il tentativo di migliorare il singolo spettatore nel suo stato profondo, per noi porta un fascino ed un importanza immenso, come che si possa aprire una nuova porta per quell’indefinibile cui l’uomo pur non sapendosi orientare, anela dal profondo dei tempi.